Cosa mangiare a Lisbona
- Sea
- 3 lug 2018
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 6 set 2018
Appena arrivati ci siamo fermati in un caffè nel quartiere Alfama, abbiamo ordinato dei toast, spremuta di arancia e chouriço flambé. La prima cosa che mi ha colpito è stato il sapore dolce della spremuta di arancia, talmente dolce da sembrare zuccherata. Ho poi scoperto che la frutta in Portogallo è ancora buonissima diversamente da noi in Italia dove nei supermercati sempre più spesso ci propinano cibo importato, insipido e di scarsa qualità. Nella mia testa la domanda è sorta spontanea: “se la frutta è così buona come sarà l’uva e se l’uva è così di alta qualità come sarà il vino?” La risposta è ovvia: buonissimo. Per me amante del rosé Lisbona è stata una vera pacchia. Superfluo dirlo ottimo anche il bianco e il rosso. La cucina portoghese mostra sia influenze della cucina mediterranea che influenze della cucina Atlantica i suoi piatti sono essenzialmente a base di carne o pesce accompagnati da verdure, riso o patate. La marcata politica colonialistica del passato ha introdotto l'uso delle spezie come il coriandolo, lo zafferano, lo zenzero, il pepe, il peri-peri, i chiodi di garofano, il prezzemolo e la noce moscata ormai parte integrante della cucina nazionale.

Assolutamente da non perdere:
Chouriço flambè
è una salsiccia di trita di maiale macinata grossolanamente speziata con paprika dolce o piccante. Viene fatta flambé in una mini griglia appoggiata su apposito piatto di terra cotta.

Amêijoas à Bulhão Pato
Fresco e gustoso piatto di vongole saltate in padella con lime, chiodi di garofano, coriandolo, e aglio da gustare accompagnate da un buon bicchiere di vino novello.

Sardinhas
piatto simbolo di Lisbona. Le sardine alla griglia si devono assolutamente mangiare a giugno, durante le feste di Sant'Antonio. I lisboeti d.o.c le mangiano intere, spalmando le interiora come se fossero maionese su una fetta di pane che serve da base alla sardina. Leggi anche Regina sardina.
Pastéis de bacalhau
Piccole crocchette di patate, baccalà, prezzemolo, cipolle e uova sono una vera e propria leccornia da provare come aperitivo con una birretta fresca o con un buon bicchiere di vino porto.

Carne de porco a alentejana
E’ un improbabile quanto riuscito abbinamento di carne di maiale cucinata con le vongole.

Pasteis de Nata
Anche conosciuti come Pasteis de Belem grazie alla famosissima Pasticceria di Belem che ne produce in quantità industriali per lisboeti e turisti. Sono piccole sfoglie friabili farcite con un dolce ripieno di crema e spolverizzate con zucchero a velo o cannella. E’ sempre un buon momento per mangiare un pasteis. Si trovano facilmente in molte pasticcerie della città. Tra le più buone, quelle della Confeitaria Nacional in Praca da Figueira, a due passi dalla stazione di Rossio.

Vino Porto
Il porto è un vino liquoroso prodotto esclusivamente da uve provenienti dalla regione del Duoro. La peculiarità del porto è la sua fermentazione incompleta, fermata ad uno stadio iniziale tramite l'aggiunta di alcool vinico, ottenuto dalla distillazione del vino. In questo modo il vino risulta naturalmente dolce a causa del residuo zuccherino derivante dall'uva che i lieviti non hanno potuto trasformare. Sono noti sette tipi di vino di porto: le categorie base, bianco, ruby e tawny, poi i tipi più pregiati, Tawny invecchiato da 10 anni fino a 40), Colheita, LBV (Late Bottled Vintage), e Vintage, in assoluto il più pregiato.

Ginjinha
La Ginjinha per gli amici Ginja è un liquore dolce prodotto tramite l’infusione delle amarene in alcool aggiungendo zucchero insieme ad altri ingredienti, viene servita in un bicchierino con un pezzo di frutta nel fondo (com elas) o pura senza frutta (sem elas).

Vino verde
Vinho verde, in portoghes, è un vino portoghese originario della provincia storica del Minho nell'estremo nord del paese. L'attuale regione del Vino Verde include anche la vecchia provincia di Minho e l'area adiacente. Il Vinho Verde non è una varietà d'uva, significa "Vino Verde", e si traduce come "vino giovane", in opposizione al vino più maturo. Può essere rosso, bianco o rosé, e deve essere consumato entro un anno dall'imbottigliamento.

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